(APH Fan Forum): The Rise of the Allies

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  1. »Aisu;
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    Ma.. LOL X°D

    "Chi sei?"
    "Voglio un'altra parentela.."

    XD

    Ohw, che carina la mia descrizione!*w* CI hai azzeccato abbastanza anche con l'aspetto che ho veramente!XD Tranne gli occhiali, ma dato che porto le lenti, ci stanno XD E poi... MA LOL!XD Non riesco a dire altro.. il dialogo tra me e Alexander è stato...

    QUOTE
    -Io sono..-
    -Come hai fatto a sfuggire al fucile di Vash?-
    -Capita, perché..-
    -Come ti sei ferita quella ferita sulla guancia?-
    -Dettagli, ero..-
    -Eri anche tu nella Sala Meeting?-
    -Infatti, dato che..-
    -Ancora non ho capito quale possa essere stata la causa dell’esplosione..-
    -Neanche io, ma…-
    -C’era odore di scones, tu lo hai sentito?-
    -Sì, però..-
    -E se fosse stato un esperimento di quell’Arthur?-
    -Potrebbe essere, però..-
    -Potrebbero essergli esplosi gli scones del forno-
    -Capita alle volte. Perciò..-
    -Devo ponderare su questa cosa-
    -Hai ragione, quindi..-

    *muore* XD Quante volte mi capita!
     
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  2. Nemeryal
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    Ohy, grazie Aisu! *V* sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!
    Per gli occhiali ammetto di essermi ispirata a Canada! (Chi...?) XD
    Grazie, grazie, grazie, grazie! *inchino*
     
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  3. »Aisu;
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    Prego Neme-san!>w<
     
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  4. Nemeryal
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    Capitolo 0.2
    { Awesome in rebus }



    Essere Awesome non era una scelta, ma uno stile di vita. Awesome si nasce, non si diventa e lei lo sapeva, ah se lo sapeva!
    La prima parola che aveva pronunciato non appena era stata abbastanza Magnifica per farlo era stata “Awesome”, cosa che aveva provocato un infarto del miocardio a suo padre (che per la gioia aveva preso a correre da una parte all’altra della stanza, inneggiando alle sue stupende qualità di genitore e genitrice. Perché sì, lui era così Awesome da essere Prussia, padre e madre allo stesso tempo. Era uno e trino, tanto per fare una dotta citazione), mentre suo zio si era spalmato la mano sulla fronte, indeciso se vomitare o sopprimere direttamente entrambi, Madre-Padre-Prussia e regal figlioletta.
    Suo padre era stato così fiero di lei!
    Salvo poi ricordarle che comunque lui rimaneva il più Awesome perché mentre lei era Magnifica solo in potenza (almeno per il momento) lui lo era già in atto. Era ancora piccola, quindi non aveva ben compreso perché lo zio avesse sgridato il/la sua Magnifica/Magnifico genitore/genitrice, urlandogli contro di non far venire un colpo apoplettico a Heracles, che già doveva trovarsi agonizzante in una pozza di bava e Yogurt Greco, attorniato da tanti miagolanti micetti.
    Certo quell’Heracles non doveva essere Awesome come invece lo era suo/sua padre/madre, che rendeva il Mondo ancora più Stupendo solamente trasferendogli la sua Magnificenza per irraggiamento.
    Aveva avuto qualche dubbio sulla sua teoria circa l’irraggiamento quando, fatta la conoscenza di un francese, questi le aveva detto che avrebbe tanto apprezzato che la Magnificenza gli fosse passata per strofinio.
    Alla sua innocente domanda di Awesome-infante, il suo papà materno era direttamente svenuto, senza neanche darle il solito preavviso di due settimane o annunciare l’evento con grande sfarzo e maestosità e tanto di declamazione drammatica “Il Magnifico Me sta per perdere i suoi Awesome Sensi. Chiamate Elizabeta, cosicché possa avere l’onore di prendermi fra le braccia e sospirare sul mio corpo svenuto, pregando Oh, Signore Iddio, riporta a me la Grande Prussia, perché senza la sua Magnificenza non posso vivere! e allora lei poserà le sue ungheresi labbra sulla mia Magnificente bocca, con le lacrime appese alle sue brune ciglia e i riccioli a coprirle le guance così teneramente arrossate da un petalo di colore amoroso, ed io mi risveglierò con tutta l’Awesomità di cui il Magnifico Me è capace, la stringerò tra le braccia e la farò mia tra i canti degli augelli, tra i fiori e l’azzurro del cielo ed il vento che si insinuerà fra noi, giocando fra i nostri baci sempre meno casti, non più intrappolati dalle catene della pudicizia, ma liberi di fiammeggiare incandescenti di passioni!”
    Ecco, capite bene che il preavviso non era tanto per l’evento della perdita di coscienza in sé, quanto alle otto righe e un quarto di sviolinata in cui la consecutio temporum non la faceva troppo da padrone. In quanto alla plausibilità dell’evento, su quello era meglio non soffermarsi.
    Così era cresciuta con la sua mamma mascolina, tra una discussione su chi dei due fosse più Awesome, impossibilità di cucinare uova all’occhio di bue a causa della padellica fobia del babbo, randomiche apparizioni di una alquanto esagitata Elizabeta che riduceva la Grande Prussia ad una pappa reale, e tanti begli episodi del genere. Una infanzia felice, il cui culmine era stato il permesso della sua mammina prussiana di andare in giro per il mondo in modo da imparare come irraggiare Magnificenza da tutti i pori, col tassativo divieto, però, di avvicinarsi all’infoiato vinofilo francese. O, come lo chiamava il suo paparino, Monsieur-da-zero-a-novanta-purchè-respirino-e-se-non-respirano-allora-manovra-bocca-a-bocca-e-poi-ullalà! Per lui, le ricordava sempre il babbino prussiano, a letto senza Awesomità (e possibilmente senza partner).
    I genitori normali mandavano a letta senza cena. La Grande Prussia a letto senza Magnificenza.
    Awww!
    E così era iniziato il suo viaggio per il Mondo e quel giorno, sì, quel giorno si era ritrovata lì per caso.
    Prima delle fiamme, prima delle urla, prima di sapere che anche lui, che anche suo padre era lì dentro, perché nessun Meeting, degli Axis o degli Allies che fosse, poteva risolversi senza l’aura taumaturgica della sua Awesomità, prima dell’Inferno, lei era lì.
    Stava mostrando a tutti i passanti la propria Magnificenza, con Lilbird ben appollaiato fra i capelli, fischiettando un motivetto senza senso e calciando qualche sassolino sulla strada. In poche parole, o meglio, con parole del volgo e dell’ignorante popolino, stava cazzeggiando. Lei preferiva l’acronimo T.R.O.T.A., ovvero Trotterellare Random Oppure Trasmettere Awesomaggine.
    Poi era successo.

    La strada si squarciò sotto i suoi piedi, un’ondata bollente le colpì la schiena, facendola cadere rovinosamente a terra. Il sapore metallico del sangue le invase la bocca e sentì un liquido caldo scivolarle ai lati delle labbra; sopra di lei Lilbird pigolava terrorizzato, gli occhietti neri lucidi per lo spavento.
    Cercò di rimettersi in piedi e si voltò.
    Era Awesome. Era Magnifica. Era la Grande Fan-Nazione Prussiana.
    Ma in quel momento non era altro che una ragazza in ginocchio, gli occhi colmi di lacrime in cui si specchiavano le fiamme che avevano frantumato l’edificio del Meeting degli Alleati.
    Nient’altro che una ragazza che sapeva il padre incatenato a quelle lingue di fuoco.

    Sentì improvvisamente freddo e si accoccolò meglio dietro al cespuglio in cui si era nascosta; sospirò e poggiò il mento sulle ginocchia.
    Accidenti a sua padre, non poteva contenersi qualche volta? Arrivare a sprizzare tante Awesomità da dare fuoco alla Sala del Meeting..
    No, come scusa non valeva niente. Affondò il viso nelle ginocchia, col solo crocchiare delle foglie a farle compagnia.
    Quando aveva visto i primi soccorsi portare i feriti fino in Svizzera, non aveva esitato un momento a seguirli: con la sua aura di Magnificenza era riuscita ad evitare le pallottole di Vash. La sua Magnificenza ed il fatto che lo svizzero, nel vedere così tante persone nel suo territorio, aveva avuto un colpo e si era accasciato sugli scalini di casa, con Lili a sventolargli un fazzolettino davanti al viso.
    Aveva mandato Lilbird a cercare qualche informazione tra le Fan-Nazioni che erano scampate all’incendio e stava quieta ad aspettare che il pulcino tornasse.
    Come richiamato da qualche abracabula in stile Kirkland, solo molto più Awesome, Lilbird si posò sulla sua testa, cominciando a cinguettare, tutto eccitato.
    -Piano, piano Lilbird!- esclamò lei, prendendo il pulcino fra le mani e portandoselo all’altezza del viso –Il mio Magnifico udito ha bisogno di tempo per catalogare tutte queste informazioni! Allora, andiamo per ordine! Ci sono:
    -Un Inglese pazzo che vuole iniettarsi del tea in vena
    -Un’Americana che sbava e gnaula
    -Una russa che raccoglie girasoli in Gennaio
    -Un russo-canadese che ha una chiappa a Ottawa e l’altra a Mosca e il cui boffice è stato appena ridotto ad un poco invitante formaggio svizzero.
    -Un peluche a forma di pulcinella di mare che gravita non si sa bene come, non si sa bene perché, circondato da un’aura invisibile che sì/no/forse indica la presenza di qualcuno..
    Bene!- annuì, carezzando la testolina del pulcino –Però me ne mancano ancora due all’appello..-

    ***



    -Père! Père! La rose! Une rose!-
    Francis si chinò con un sorriso dolce e le accarezzò la testolina
    -Trés beau, ma petit!-
    La piccola sorrise, osservando affascinata i movimento del francese mentre si sedeva al tavolo, arricciando l’aria con le dita eleganti e portandosi alle labbra uno scintillante calice di vino rosso.
    La bambina era ancora piccina, ma una cosa la sapeva: non c’era nessuno più bello e dolce del suo papà e non si sarebbe mai separata da lui. Per nessuna ragione al mondo.

    Alzò gli occhi al cielo, sorseggiando pigramente un po’ di vino.
    Fuori dalla finestra il cielo bruciava di cobalto e l’erba chinava quieta il capo alle carezze del vento; non c’era null’altro se non il silenzio e, di lontano, qualche insulto in inglese interrotto ogni tanto da lamenti in americano. Aveva anche sentito anche l’infrangersi di una finestra e qualche urlo riguardo una tazzina, ma non ci aveva fatto caso. Lei era francese e ai francesi gli Inglesi non interessavano: dar loro peso, anche trovarli fastidiosi, significava prendersi il disturbo di pensare alla loro britannica esistenza. E nessun francese sano di mente avrebbe mai fatto una sciocchezza simile.
    Mordicchiò il bordo del bicchiere, chiedendosi per quale motivo Vash stesse parlando di chiappe e boffici e fucili, poi si ricordò che Vash era Vash, e fece spallucce.
    Da quanto stava davanti a quella finestra a bere vino? Non stava risolvendo assolutamente nulla. Continuava a bere, fissare il paesaggio, vagheggiare nella nebbia dei ricordi e bere di nuovo. Non le piaceva quella situazione, era tutto sbagliato. Sarebbe dovuta trovarsi a Parigi con suo padre, a parlare di rose, di incontri romantici, con Sous le ciel de Paris in sottofondo e dello Chateau Latour a riempire i momenti di contemplazione!
    E invece era in Svizzera, con un dolore tremendo al fianco, la gamba destra ustionata, il braccio sinistro fasciato peggio di una di quelle mummie che tanto facevano brillare gli occhi di Champollion, e del vinaccio al sapore di fondue.
    E c’era un inglese sotto il suo stesso tetto. Un inglese. No, un momento. Stava di nuovo dando a quel britannico un motivo di esistenza, meglio cambiare rotta mentale.
    -Sei qui da un po’, aru!-
    Ella alzò lo sguardo, incontrando gli occhi scuri di un ragazzo dai tratti orientali e la carnagione olivastra; la cosa che la colpi di più fu il grosso, scarlatto pomodoro che egli teneva fra le mani, o meglio, fra le maniche che gli coprivano interamente le dita. La guancia era attraversata da uno slabro rossastro e aveva una vistosa fasciatura che dal collo spariva lungo il petto.
    -Monsieur Cina, presumo- disse lei, posando il mento sul pugno chiuso e facendo roteare il vino nel bicchiere.
    -Esatto, aru! Cina del Sud Italia, per essere esatti, aru! Tu devi essere la Fan-Nazione francese, dico bene, aru?-
    -Oui-
    -Stavi pensando alla Sala Meeting, aru?-
    Ella sospirò, passandosi una mano fra i capelli
    -Tu no, monsieur Cina?-
    -Anche io, aru. Ancora non ho capito come sia stata possibile una esplosione simile, aru-
    -Magari qualche inglese aveva cucinato degli scones- ridacchiò lei, annotandosi mentalmente di presentare Gerberto, il suo trinciapolli di fiducia, al primo sopraccigliuto britannico che le fosse capitato sotto mano.
    -Potrebbe essere, aru- annuì l’italo cinese, portandosi meditabondo una mano al mento –Non dobbiamo escludere alcuna ipotesi, aru-
    Rimasero in silenzio alcuni istanti, mentre lei pensava ai mille e uno modi per asportare una appendicite inglese col solo ausilio di Gerberto e l’altro a passarsi ritmicamente il pomodoro da una mano, anzi, pardon, da una manica all’altra.
    -Cosa facciamo adesso, aru?-
    -Scuoiamo un inglese e poi usiamo il suo fegato per farci del paté?-
    Lui la guardò piuttosto stranito e lei decise che forse era meglio soffocare gli istinti britannicidi e pensare a qualcosa di concreto. Eppure una protesi facciale a suon di mannaia era così concreto e sanguinolento..
    Tossicchiò un attimo e tornò a fissare l’italo cinese
    -Che possiamo fare, aru?- le chiese questi.
    -Bhè- cominciò lei e il suo sguardo fu catturato dal pulcino cinguettante dietro la finestra –Forse dovremmo…-
    Non ebbe tempo di concludere la frase che un uragano, anzi, un’uragana, bionda e occhialuta si scaraventò su di lei, gnaulando e lamentandosi a proposito di sopracciglia, tea, hambargar, scones, eroi, teinomani maniaci e tazzine.
    -Mais..mais..-
    -You fool! Stop running!-
    -But ya’re a bad guy, bro! Ya wanna kill me!-
    -Do not be so…Good Lord! A French girl!-
    -Problems, English man?-
    chiese lei, calcando il più possibile l’accento.
    L’inglese emise un ringhio poco rassicurante, la finestra esplose ed una testa ed un torso d’un ragazzo coi capelli chiari e gli occhi tendenti al viola, ma dov’era il resto del corpo? fecero la loro comparsa nell’affollato corridoio.
    -Mais..- cominciò di nuovo lei, quando una figuretta vestita di blu e con in mano una quantità spropositata di girasoli, saltellò nella loro direzione, sorridendo con fare innocente.
    -Ecco- disse, fermandosi sui resti delle vetrata e piegando il visetto pallido di lato –Fate esercizio con le ammucchiate, così sarete pronti per quando diventerete una cosa sola con la Grande Madre Russia-
    Il gelo calò sugli astanti, tranne che sul ragazzo tagliato trasversalmente a metà, che sbuffò
    -Sestra! Ostanovitʹ pugatʹ ih!-
    -No, brat!
    -
    -Basta, aru!- gridò il ragazzo italo cinese e lei fu altamente d’accordo
    -Vedete di fare qualcosa, mes amis- sibilò infatti, col dolce peso dell’americana sulla pancia e con l’inglese che non aiutava continuando a colpirla col piede.
    -Facciamo un meeting!- saltò su la ragazza statunitense.
    -E’ la tua prima idea decente, lo sai?- la sfotté il giovane britannico.
    -E visto che sono l’EroA, sarò io ad aprirlo!-
    -E con questa, mi rimangio quanto detto precedentemente, you fool..-

    -Eh..nessuno ha fatto caso a me- mormorò la canadese, stringendo la pulcinella di mare al petto
    -E tu chi sei?- le chiese il peluche
    Attimo di silenzio.
    -Una che vuole al trovare al più presto un ufficio dell’anagrafe-

    {~***~}



    Capitolo concluso!
    Grazie a tutti voi che mi seguite e mi aiutate in questo folle progetto!
    Note:
    Potenza e Atto sono due concetti della filosofia aristotelica
    Sous le Ciel de Paris è una canzone di Edith Piaf
    Chateau Latour è un vino che costa più di 300-400 euro
    Dialogo fra Pik e Arthie: “You fool! Smettila di correre!” “Ma tu sei una persona cattiva, bro!Vuoi uccidermi!” “Non essere così..oh Buon Signore! Una ragazza francese!”
    Dialogo fra Neme e Alex: “Sorella, smettila di terrorizzarli!” “Ma, fratello…!”


    Edited by Nemeryal - 21/4/2011, 09:58
     
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  5. Arthur;ENGLAND
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    Oh my god! *muore* la parte con Prussia mi ha fatto letteralmente schiattare e piegare in due dalle risate! questo è ufficialmente il capitolo più awesome *muoremale*
    ma aww, che carina la Night. *cerca una tazza da lanciarle* *cough*
    davvero splendido :°D *Ancora piegata in due dal ridere*
     
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  6. H e r o.
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    OMFGMATUSEIUGENIOEIOSTOMORENDODALRIDERE. *muore*
    Cioè, oddio, l'awesommico babbo/bamma/cosa antropomorfa :°D *ride finchè non crepa* Ti amo, sul serio, cioè, ma oddio! *impazzisce* LOOOOOOOOOOOOOL!
    E la Night, ommaigodo! :°D
    E CRAIST, LA CONSECUTIO TEMPORUM! :°D *muore di nuovo, se possibile*
     
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  7. Lily~Chan
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    *muoremoltomamoltomal* ommioddio!!! neme, sei un genio! certo, visto che questo capitolo parlava di sua Awersomità Lily non poteva essere altrettanto! eppoi ovvio, la Magnifcenza Prussiana dev'essere irradiata ovunque!!! ahahahah LOL chi non vorrebbe passare un'infanzia fra ungheresi impazzite, pulcini e spadellate??? e night è proprio francese al top! no cioè poi il cinese dell'italia del sud mi ha fatto morire! neme lo ripeto sei genialmente geniale!!!
     
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  8. »Aisu;
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    XD Ma.. LOL. Che carino questo capitolo!>w< Mi piace molto come scrivi Neme-san! *w* E la frase di Gilbert che annuncia la sua perdita di sensi è... Buwahahah!X°D Ma.. AWESOME!XD

    QUOTE
    -Eh..nessuno ha fatto caso a me- mormorò la canadese, stringendo la pulcinella di mare al petto
    -E tu chi sei?- le chiese il peluche
    Attimo di silenzio.
    -Una che vuole al trovare al più presto un ufficio dell’anagrafe-

    *caderotolamuore*
     
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  9. Alexander Von Karma
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    Che bello un nuovo capitolo (Fantastico!)
     
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  10. ~Gaia
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    CITAZIONE
    Ecco, capite bene che il preavviso non era tanto per l’evento della perdita di coscienza in sé, quanto alle otto righe e un quarto di sviolinata in cui la consecutio temporum non la faceva troppo da padrone. In quanto alla plausibilità dell’evento, su quello era meglio non soffermarsi.

    *muore tra atroci dolori allo stomaco* è tutto fantastico Neme! x°DDD La parte di prussia mi ha fatto schiatare! *sparisce in un cerchio alchemico*
     
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  11. Nemeryal
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    Oh mew dew, sono commossa ç_ç Non sapete quanto sia felice di sapere che questa "cosa" vi piaccia!

    @Arthie: la parte di Prussia si è praticamente scritta da sola XD La sua Awesomaggine deve avermi ispirata! (Eccerto, Prussia oltre ad essere uno e trino è anche una Musa XD) E attenzione a lanciare troppe tazze a Night, ché altrimenti ti presenta Gerberto!
    Grazie ancora *inchino*

    @Pik: Pik, oramai ti sto uccidendo fin troppe volte, inizio a preoccuparmi! Prima o poi resusciterai davvero dentro un Happy Meal XD Tralasciando le mie solite cacchiate..Grazie ç_ç *abbraFFa* E che la consecutio temporum e l'Aprosdoketon ti guidino sempre sul tuo cammino di eroitudine!

    @Lily: Allora il tuo pg ha passato l'esame? E' venuto abbastanza Awesome? Yatta! XD Irraggi la tua Magnificenza, mi raccomando! Ma attenta a Francis XD Eh eh, Night e il suo trinciapolli XD Grazie ancora! *inchino*

    @Aisu: Awwww! Grazie Aisu ^V^ (Eccerto, Prussia non può certo svenire languidamente come un qualunque Francis X°°°D)
    *Inchino*

    @Alex: 'AziaH! *inchino*

    @Gaia: Arigatou, Gaia-chan! La parte di Prussia mi rende piuttosto fiera, lo ammetto! La sua Magnificenza ha certo guidato le mie dita che battevano sulla tastiera XD
    Anche se per la scena del preavviso...Mein Gott, come mi è uscita una cosa simile?! LOL!!!
    *Inchino*

    Ancora Grazie a tutti voi! GRAZIE!

     
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  12. Lily~Chan
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    se ha passato l'esame??? è... awersme LOL non c'è altr mod per descriverlo! si merita la stellina di premio U.U *dà stelina dorata*
     
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101 replies since 10/4/2011, 21:26   913 views
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